
Cuoio capelluto: tutte le tipologie e caratteristiche.
Non solo capelli, quando si parla della salute della propria chioma è importante anche fare riferimento al cuoio capelluto. La sua presenza è infatti fondamentale, sia perché ha una funzione protettiva, sia perché è il punto da cui parte la crescita dei capelli che tanto amiamo. Proprio per queste sue proprietà, il cuoio capelluto si divide in diverse tipologie, tutte con caratteristiche particolari che influenzano lo stile dei capelli. Ma vediamo insieme i diversi tipi.
Cuoio capelluto normale
Si definisce normale una cute che funziona esattamente come dovrebbe. La produzione di sebo è corretta e bilanciata, sono presenti oli naturali nella giusta quantità e non ci sono problematiche particolari. In questo caso l’unica accortezza è mantenerlo proprio così! Si consigliano quindi prodotti delicati e nutrienti, per continuare ad avere pelle e capelli perfettamente in salute.
Cuoio capelluto sensibile
Qui, seppur non sempre visibili, iniziano i primi problemi. Questa tipologia di pelle è infatti spesso soggetta ad irritazioni, pruriti e rossori che possono portare ad una generale sensazione di disagio progressivo. Possono inoltre presentarsi più facilmente allergie, quindi sarà necessario optare per prodotti ipoallergenici e privi di profumazioni, preferendo opzioni più naturali che contengano sostanze lenitive come camomilla o calendula.
Cuoio capelluto grasso
Si definisce grasso un cuoio capelluto che produce troppo sebo, una sostanza naturale che, se eccessiva, dà ai capelli un aspetto unto anche poco dopo il lavaggio. Può presentarsi anche la forfora grassa, con scaglie più grosse e difficili da togliere. In questo caso la soluzione non è quella di lavare la chioma più spesso, ma scegliere di utilizzare prodotti appositi e dalla formula sebo regolatrice o purificante, così da andare ad agire direttamente a livello del problema.
Cuoio capelluto secco
Al contrario dell’esempio precedente, il cuoio capelluto secco non produce abbastanza sebo e questo causa prurito e desquamazione. Quest’ultima si presenta più piccola della forfora grassa e in alcuni casi si può trasformare anche in dermatite seborroica, un’irritazione della pelle che provoca dolore e bruciore. La secchezza invece può derivare sia da fattori ormonali, sia da eccessiva esposizione al sole o da trattamenti chimici più aggressivi. In questo caso la soluzione migliore è utilizzare prodotti in grado di idratare la cute, avendo cura di massaggiarla con pazienza e movimenti delicati.
Queste tipologie si possono presentare anche in forma mista, oppure cambiare nel tempo in base agli ormoni o altri fattori, come salute generale dell’organismo o l’assunzione di medicine. In ogni caso, conoscere la propria tipologia di cuoio capelluto è importante per sapere come agire.
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